lunedì, 7 Ottobre 2024

Prestiti e tesseramenti

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Il valore di una società è correlato alla capacità di formare atleti, di crescerli , di costituire un vivaio che eviti i momenti critici che si corrono durante i cambi generazionali quando non si hanno ginnaste da inserire in sostituzione degli abbandoni .

Le procedure federali  consentono  il  trasferimento temporaneo di una ginnasta noto come “prestito” massimo uno per campionato (Serie A, Serie B e Serie C) . Il prestito è possibile solo se non si richiede l’atleta straniera . Sono previste comunque limitazioni all’utilizzo del prestito in termini di numero di esercizi: in  Serie A è consentito max n.1 esercizio per gara e non più di due in tutta la regular season; in B non più di un esercizio a gara e max tre in tutto il campionato.

Allora succede che chi è a corto di ginnaste utilizza la  pratica , lecita, del tesseramento di ginnaste altrui cioè ginnaste “appartenenti” ad altre società che per l’anno di tesseramento si vincolano alla società richiedente ma che spesso frequentano solo in occasione delle gare; gli allenamenti vengono svolti con la società di origine.

Ci sono casi limite come la Petrarca che a Desio ha schierato tutte ginnaste della Virtus Giussano e su dodici esercizi del campionato solo due  sono stati eseguite da ginnaste proprie.

Ottenere un risultato basandosi su questa pratica chissà quale valore sportivo possa avere.

Riformare le norme e consentire la partecipazione ai massimi campionati solo a chi è tesserato da almeno un anno  con la società partecipante, meglio se due.

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